“Il nostro Paese ha la più grande infrastruttura verde, purtroppo negli anni poco valorizzata dal punto di vista economico e produttivo. Abbiamo più del 30% del nostro territorio coperto da foreste in prevalenza conifere, querce e castagni. Utilizzate in prevalenza come legna da ardere. L‘80% del fabbisogno di legno per l’industria manifatturiera italiana è coperto dall’importazione della materia prima. L’Italia per il settore legno-mobili risulta tra i Paesi europei con il più basso grado di auto-sufficienza nell’approvvigionamento di materia prima legnosa. Il cluster Italia Foresta ha davanti a sé questa grande sfida: creare un sistema forestale che lavori in sinergia con tutti gli attori, mondo produttivo, università e ricerca e territori. Il cluster è solo l’ inizio di un progetto che faccia sentire a livello nazionale ed europeo la voce ed i bisogni di questo settore, al fine di sfruttare al meglio la risorsa legnosa italiana su tutta la filiera.” Commenta così il presidente CNA Legno e Arredo, Massimo Goti, la firma del protocollo di intesa che ha dato avvio al primo cluster italiano del legno.
La firma, avvenuta oggi, 20 luglio, al Masaf, alla presenza del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, centra il primo obiettivo della Strategia Nazionale Forestale e pone l’Italia all’avanguardia in Europa.
L’intento dell’accordo è quello di portare nuovo valore alle filiere economiche nazionali con un maggiore utilizzo del legno italiano, diffondere ricerca e innovazione di settore, partecipare allo sviluppo dei territori forestali condividendo best-practice.
Il Cluster sarà il nuovo soggetto che raccoglierà al proprio interno rappresentanti dei settori nazionali dell’industria, dell’artigianato e della cooperazione nonché il mondo accademico e della ricerca, affiancati da soggetti chiamati allo sviluppo dei territori quali Cluster locali e associazioni tematiche sulle quali si concentrerà molto del lavoro del nuovo soggetto nazionale costituito.
Grazie alla condivisione di conoscenze e all’implementazione di un sistema di rapporti capillari sui diversi territori, in particolare quelli montani, sarà possibile monitorare i cambiamenti in corso, promuovere l’innovazione ed i servizi ecosistemici, creare sinergie e progettualità regionali o sovra regionali in un’ ottica condivisa che volge verso una gestione sempre più attiva delle foreste italiane.
Dunque un soggetto in grado di dialogare a livello nazionale e, ancor di più, a livello internazionale per poter condividere e scoprire le buone prassi in atto, sviluppare progettualità di ampio respiro nonché rappresentare sui tavoli europei il valore che il sistema foresta legno nazionale rappresenta.
“Oggi raggiungiamo un obiettivo che riteniamo fondamentale – ha dichiarato il ministro Lollobrigida – quello di creare un cluster del legno in Italia che mette insieme le migliori energie del mondo della ricerca e della produzione, che può garantire da una parte la sostenibilità ambientale, con la crescita di un sistema foresta sano, dall’altra una sostenibilità produttiva che renda interessante investire sul legno, insieme a tutti gli elementi della filiera e le imprese a questi collegati. Le potenzialità sono enormi. I risultati pongono la nostra nazione all’avanguardia sul piano europeo e mondiale in questo settore. Il Masaf ha deciso di scrivere una strategia vincente, ossia quella di consentire all’Italia di avere una capacità autonoma di produzione di legno di qualità e valorizzare le potenzialità della Nazione. Vogliamo raggiungere l’obiettivo, lanciato dal Presidente Meloni al Salone del Mobile, di arrivare a una filiera del legno che abbia una vocazione anche di approvvigionamento più ampia a livello territoriale per ottenere anche la sovranità forestale”.