“L’anno che si è appena concluso era partito con il piede giusto – afferma Marcello Parma Presidente di CNA Cremona -. Purtroppo però l’aumento dei costi di materie prime, energia e tassi di interesse, l’inflazione e il mismatch, tra la richiesta delle aziende di figure specializzate e l’offerta del mercato, la guerra Israele-Hamas, i problemi endemici del nostro Paese (burocrazia, cuneo fiscale e denatalità) che non rallentano, hanno cambiato le prospettive, facendo divenire il quadro pesante”.
“Per il 2024 appena iniziato l’auspicio è quello di ripartire con meno incertezze e con soluzioni socio politiche legislative più stabili che permettano agli imprenditori di programmare investimenti, rimettendo in moto l’economia che ha subito una contrazione rilevante al diminuire del bonus 110. Contrazione evidenziata anche dalla diminuzione significativa di richieste di accesso al credito, cosa non facile da ottenere con l’entrata in vigore di Basilea 4 e l’aumento dei tassi di interesse. Questa è la vera nota dolente”.
“Il PNRR è e rimane la grande occasione. E’ necessario modernizzare il Paese partendo dalle riforme annunciate. Bisogna lavorare per incentivare il lavoro femminile, strategico, che rappresenta un pilastro dell’economia nazionale. A mio avviso gli elementi cardine dello sviluppo dei prossimi anni dovranno necessariamente passare dai giovani e dalla loro formazione. Non è più pensabile che soluzioni adottate in passato per risolvere i problemi possano essere applicate oggi: l’era dei “fax” e delle “pagine gialle” è finita. Si dovrà puntare al rilancio dei percorsi formativi ITS e IFTS, con un significativo aumento dell’alternanza scuola lavoro. Dove ci sono imprese, si aprono opportunità di lavoro e si genera ricchezza per la comunità. Sono certo che davanti alle sfide del prossimo anno la CNA saprà rappresentare al meglio le istanze delle imprese artigiane e PMI, portando soluzioni adeguate ai cambiamenti velocissimi avvenuti nell’ultimo decennio”.